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Tegnér, Esaias.

Vescovo e poeta svedese. Docente di Estetica (1803) e quindi di Filologia greca (1812) all'università di Lund, divenne membro dell'Accademia svedese (1818) e quindi parlamentare. Dopo aver esordito con versi di ispirazione accademica, pubblicò liriche (L'eterno, 1810; Svea, 1811; Il risveglio dell'aquila, 1815, dove è presente dapprima l'ostilità e quindi il culto di Napoleone) caratterizzate da acceso patriottismo, nelle quali la classicità dello stile si fonde con gli ideali romantici. Il periodo successivo, di intensa attività lirica, fu contraddistinto da componimenti, come Gli uccelli migratori (1812) e Salmo mattutino del poeta (1813), in cui si riscontra l'influsso dell'ellenismo schilleriano. Esponente del Romanticismo nazionalistico, T. espresse i suoi ideali gotici ne La saga di Fritiof (1825), ciclo di romanze in cui la rievocazione dei miti vichinghi viene trasfigurata in chiave platonico-cristiana. Di notevole interesse biografico-psicologico e stilistico le lettere pubblicate postume (1953-70) in 10 volumi (Kyrkerud, Värmland 1782 - Östrabo, Malmö 1846).